curiosità stroriche padovane  1°

NICOLO' DA CARRARA IL RIBELLE

Nel 1326 venne mandato a governare Padova, quale vicario dell'Austria, Corrado di Ovenstein, il quale sapendo quanto ascendente avevano i da Carrara sul popolo, diede il massimo dei poteri a Marsilio, già designato dal defunto Giacomo quale eventuale signore e principe della città, Questo fatto fece ardere di invidia Nicolò da Carrara zio di lui uomo feroce ed ambizioso, il quale unitosi con altri malcontenti, ordì una congiura allo scopo di consegnare Padova a Cane della Scala.

Venuto a conoscenza di tal cosa, Marsilio si mise a capo di un forte gruppo di armati per distruggere i congiurati, ma questi fuggirono a tempo dalla città, e Marsilio prese in ostaggio i loro figli affinché i fuggitivi non devastassero le campagne.

Nicolò da Carrara erasi rifugiato a Venezia, ma i giudici di Padova lo condannarono come ribelle al bando per tutta la vita. Costui allora si unì ad altri banditi, arruolò una numerosa schiera di armati, occupò una parte del nostro territorio e fece lega col nostro eterno nemico Cane della Scala. Intanto si giunse al 1327 e Padova conosciuti gli atti di Nicolò mandò i suoi figli prigionieri in Austria, sequestrò rutti i suoi beni, e distrusse sino alle fondamenta il suo palazzo che sorgeva nell'attuale via Roma e precisamente sul posto dove ora sorge la Chiesa dei Servi, la qual chiesa venne costruita su quelle rovine circa sessant'anni dopo nel 1384 dalla nobile Fina Buzzaccarini moglie di Francesco il Vecchio da Carrara signore di Padova.

 

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Ignazio Sommer (Merzio)